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mar 07/02/17
Giovedi' 9 febbraio 2017 - Grazia Varisco: Extrapagine - Anni '70
Invito alla Mostra di una grande artista
Grazia Varisco è un’artista di calibro internazionale. Nata e cresciuta nel quartiere di Greco, ha dimostrato, fin dall’inizio, simpatia per l’Associazione 4Tunnel e ha sempre generosamente sostenuto con forza i progetti tesi alla riqualificazione del nostro territorio.
Cofondatrice nel 1959 del Gruppo T, insieme a Gianni Colombo, Boriani, Devecchi, Giovanni Anceschi, collettivo artistico all’avanguardia nelle ricerche in campo cinetico e programmato, fino al 2007 è stata titolare della cattedra di Teoria della percezione all’Accademia di Belle Arti di Brera.
L’artista è lieta di invitare gli amici di 4Tunnel e tutta la cittadinanza Giovedì 9 febbraio, dalle 18.00 alle 21.00 presso la galleria Cà di Frà, in via Carlo Farini 2, dove verrà presenta la sua mostra Extrapagine – Anni ’70.
È il secondo appuntamento, dopo la personale Apparenze (Nov. 2013 – Gen. 2014), che la galleria di via Farini dedica ad una delle più importanti protagoniste dell’Arte cinetica e programmata in Italia, concentrandosi in questa occasione solo sui lavori risalenti agli anni Settanta. La ricerca intitolata Extrapagine rappresenta un’ampia e interessante pagina dell’attività dell’artista, in cui le sue opere, in generale, ruotano intorno alla sperimentazione cinetica dello spazio, percepito come un campo di forze e di accadimenti visivi e la chiave di lettura fondamentale va cercata nel coinvolgimento personale unito a quello dell’interazione col pubblico. Caratteristiche costanti, infatti, sono il confronto fra casualità e azioni programmate, ma dove stavolta sono stati sostituiti i materiali industriali presenti nei suoi primi lavori, con l’uso di materiali invece più leggeri ed effimeri come la carta, “strumento adatto ad accogliere, raccogliere in pagine e quaderni d’arte, compiti e riflessioni, quasi diari della perplessità e del dubbio”. Il Se... (già titolo di una personale nel 2014 alla Permanente di Milano) viene interpretato in tutte le sue esperienze, una creatività che si dispiega ad esempio in pagine che sembrano essere nate da un occasionale errore tipografico o in pieghe fuori registro che permettono di entrare in un campo di ricerca nuovo, uno spazio creativo fatto di stimolanti possibilità, di scomposizione e ricomposizione, di effetti ottici e di percezioni sensoriali. Una piega che perentoria s’impone e che in un crescendo piega tutto, dalla carta al cartone al metallo…e che ha preso il nome, appunto, di Extrapagine.
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